Cuore e sfera sessuale: i consigli per tornare alla normalità senza rischi
Prevenzione

Cuore e sfera sessuale: i consigli per tornare alla normalità senza rischi

Dopo un infarto o un intervento al cuore il recupero della propria autonomia comporta per il paziente anche la ripresa della attività sessuale che può essere considerata alla pari di una prova da sforzo. Un rapporto intimo rappresenta infatti una attività fisica vera e propria accompagnata da tensione adrenalinica e aumento della frequenza dei battiti cardiaci. Questo insieme di fattori nei cardiopatici possono far insorgere timori sul proprio stato di  salute personale.

A chiarire una serie di aspetti sul tema, il dottor Mario Siro Brigiani, responsabile dell’Ambulatorio di Cardiologia presso Anthea Hospital e Ospedale Santa Maria, entrambi a Bari.
 
Dottor Brigiani, l’attività sessuale può essere un rischio per il cuore?
L’attività sessuale non ha controindicazioni per la tenuta del cuore: anzi per chi ha subito un infarto o un intervento di cardiochirurgia tornare alla sfera sessuale vuol dire in parte aver superato un problema delicato come quello che interessa il cuore. E’ necessario però adottare le dovute cautele e tornare gradualmente alla propria vita intima e affettiva.
 
Quanto tempo bisogna aspettare prima di riprendere le proprie abitudini sessuali?
 I tempi cambiano a seconda del tipo di operazione chirurgica e delle condizioni soggettive del paziente. Dopo una procedura di rivascolarizzazione come l’angioplastica è consigliato aspettare almeno un paio di settimane: in contemporanea è necessario sottoporsi a programma di riabilitazione funzionale e cardiologica che permette al cuore di ripristinare la propria funzionalità.
In caso di intervento cardiochirugico con sternotomia è necessario lasciare passare dalle 6 alle 7 settimane perché qualunque sforzo fisico compreso quello sessuale potrebbe creare problematiche allo sterno che strutturalmente non è pronto e sottoporre il cuore  ad una prova fisica che va evitata nella fase post operatoria senza dimenticare che esiste anche un rischio di infezione abbastanza significativo.
 
I farmaci possono influenzare la sfera sessuale?
 Molti farmaci possono influenzare la sessualità con i loro effetti sul sistema nervoso centrale e periferico, sul sistema vascolare e sulle modificazioni ormonali, ma possono anche comportare conseguenze negative se associati ad altri farmaci. Per questo nella fase successiva al trattamento di una cardiopatia la terapia farmacologica va condivisa e concordata con lo specialista.
 
Spesso i pazienti hanno difficoltà a parlare dell’intimità con il medico. Come aiutarli?
Il cardiologo va considerato un confidente, una persona della quale fidarsi. Ha un ruolo decisivo nella riabilitazione del paziente che ha bisogno di riprendere la vita di tutti i giorni, anche intima, in maniera graduale, conoscere i propri limiti. E’ fondamentale affidarsi completamente a specialisti che, con la loro competenza e professionalità, siano in grado di trattare anche l’aspetto psicologico del paziente e fornire le appropriate indicazioni.
 
 
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