Andare in vacanza riduce il rischio di cardiopatie: cosa accade al cuore quando “stacchiamo la spina”?
Prevenzione

Andare in vacanza riduce il rischio di cardiopatie: cosa accade al cuore quando “stacchiamo la spina”?

Andare in vacanza è piacevole per tanti aspetti, si sa, ma oggi la scienza ha dimostrato quanto sia fondamentale per la salute del cuore. Sospendere l’attività di lavoro, anche solo per una settimana, aiuta a rigenerarci e consente al nostro organo vitale di pompare meglio il sangue, favorendo di conseguenza una corretta circolazione. Il riscontro scientifico è arrivato da diverse ricerche internazionali, in base alle quali interrompere l’attività lavorativa per concedersi qualche giorno di ferie riduce addirittura del 20% il rischio di ictus e infarto. 
 
A confermare questo dato uno studio condotto dalla Framingham Heart Study: i ricercatori della Boston University hanno monitorato un gruppo di uomini che per anni non hanno mai preso un periodo di riposo dal lavoro: sulla base di test ematochimici hanno notato che per loro il rischio di cardiopatie è superiore del 30% rispetto a chi invece ha fatto regolarmente vacanza.
 
Lo stesso esito ha avuto un’altra ricerca elaborata dal Multiple Risk Factor Intervention Trial for the Prevention of Coronary Heart Disease.  Gli studiosi hanno controllato e seguito 12mila uomini che per nove anni sono andati sempre in ferie: in questo gruppo di persone la mortalità generale è risultata inferiore del 21%, e quella causata da cardiopatie addirittura ridotta del 32%.
 
Perché le vacanze fanno bene al cuore? Lo stress e la tensione che si accompagnano alla routine e alla attività lavorativa incidono sulla pressione arteriosa e la fanno aumentare. Questo ha delle conseguenze per l’organismo, a partire dalla maggiore incidenza di aritmie. Con l’aumento della pressione arteriosa inoltre diventano più probabili episodi di trombosi e di cattiva coagulazione del sangue, anche questi fattori di rischio per ictus e infarti.
 
In vacanza inoltre è maggiore la produzione di endorfine,  sostanze chimiche prodotte dal cervello che favoriscono in maniera particolare il sistema circolatorio, in quanto producono processi di vasodilatazione e contribuiscono ad eliminare i radicali liberi, molecole che influiscono negativamente sull’organismo.
Non solo, le endorfine, complice il riposo delle vacanza, aiutano la regolazione del sonno, migliorano l’umore e danno un contributo importante alla sensazione di piacere e di felicità.
 
Non è necessario raggiungere mete lontane, l’importante è non privarsi di pochi giorni di riposo, anche stando a casa, in quanto “staccare la spina” aiuta a rigenerare il cuore.
Per chi invece ha in programma un viaggio, al mare o in montagna, e soffre di disturbi cardiovascolari, è consigliato sottoporsi ad un elettrocardiogramma e ad una prova da sforzo prima di partire, oltre che consultare uno specialista per adottare comportamenti corretti e preventivi.
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